lunedì 27 gennaio 2014

2013-12-16 LA MUSICA E GLI ANNI DELLA SPENSIERATA GIOVENTU’

    Ieri la radio ha trasmesso un’intervista ad alcuni ragazzi quindicenni, membri di un’orchestra che sta ottenendo grandi successi in tutto il mondo. Questo mi ha fatto venire alla memoria l’inizio della mia carriera di musicista. Anch’io avevo 15 anni. Una domenica pomeriggio del 1928 mi trovavo davanti all’osteria quando venne a cercarmi Quinto Bulgarelli, un amico che studiava  musica e suonava la chitarra. Mi disse che i gestori della sala da ballo di Migliarina di Carpi cercavano con urgenza un complesso che fosse disposto a suonare da subito. Probabilmente all’origine c’era stato un diverbio con l’orchestra precedente ed erano ricorsi a noi per rimediare all’ultimo minuto.  Non ci lasciammo sfuggire l’occasione. Mettemmo assieme un complessino con un gruppo di amici. Non avevamo mai suonato assieme, ma alla benemeglio riuscimmo a preparare un repertorio di ballabili con valzer, mazurche, foctrot, polche e tango. Io ero il primo violino al tono alto, Savani Viterbo e Braghiroli i violini al tono basso, Quinto Bulgarelli alla chitarra ed Amos Mussi al contrabbasso. All’inizio eravamo molto emozionati, poi l’emozione è passata ed abbiamo avuto un discreto successo, tant’è che abbiamo continuato a suonare, in quella ed in altre sale, per molti anni fino all’inizio della guerra negli anni quaranta.

    Diciamo che quelli furono gli anni della nostra spensierata gioventù perché con la guerra e le sue tragiche conseguenze anche la nostra orchestra si sciolse e molti di noi furono stati costretti ad interrompere la loro attività musicale.

   Leone Sacchi                                   Bologna 16/12/2013

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