Questa mattina la radio, parlando del
maltempo che imperversa sull’Italia, ha dichiarato che per trovare traccia di
un evento analogo bisogna risalire a duecento anni fa. Questo mi ha fatto
ricordare un evento catastrofico di cui mi raccontava mio padre e che io ho
sempre ritenuto fosse avvenuto in un’epoca più recente. Mio padre mi parlava di
un’annata catastrofica che lui chiamava “L’anno della Teresina”. Quell’anno
piovve tantissimo anche per tutta l’estate, al punto che l’uva non maturò e
finì per marcire attorno alle viti. Parlandone con mia figlia Emilia, mi sono
convinto che forse si trattava dello stesso evento visto che io ho già
cent’anni e che magari il racconto veniva addirittura da mio nonno Carlo.
Non ho neppure idea della provenienza del
nome. Magari è la storpiatura del nome di una regione.
Per ora siamo soltanto all’inizio
dell’annata agricola ed i danni sono pesanti ma limitati ad alcune aree ed ad
alcune produzioni. Possiamo ancora sperare che la stagione si rimetta ed il
tempo clemente ci dia delle ottime produzioni agricole a beneficio dei
produttori e per l’economia del nostro paese.
Questo ricordo mi fa anche riflettere
sull’importanza dei rapporti fra
generazioni che permettono la trasmissione di ricordi, esperienza e saggezza.
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