giovedì 9 gennaio 2014

Vedo la Luna, vedo le stelle...


  Vedo la Luna, vedo le stelle, vedo Caino che fa le frittelle. Caterina la bella, aiutami tu.
   E’ una splendida mattina del 14 Giugno e sono seduto su una panchina nello splendido giardino della nostra casa di Badi nel comune di Castel di Casio. Intorno a me volano alcune farfalle. Si inseguono e poi si posano sopra un fiore per succhiarne il nettare. Il mio pensiero va alla bella poesia: farfallina bella bianca, vola, vola, mai si stanca. Vola qua, vola là, poi si posa sopra un fiore…
    E’ la prima estate che trascorro da solo a Badi nella sofferenza e nel dolore per la scomparsa delle mia cara e amata moglie Maria. Siamo venuti a Badi in villeggiatura nell’estate del 1968. Allora Badi contava qualche centinaio di abitanti. C’erano trattorie, ristoranti, negozi alimentari ed anche una merceria. Durante l’estate il paese si riempiva di villeggianti e di turisti, attratti dalle bellezze della collina e dallo splendido lago. La Pro Loco, come sempre attiva, organizzava ottimi pranzi ed altre attività culturali e sportive. Nei ristoranti, la domenica sera si organizzavano serate danzanti su piste all’aperto ed era tutto pieno di vita.
     Poi pian piano i giovani cominciarono a cercare lavoro nelle città vicine, la popolazione badese cominciò a diminuire, i villeggianti si orientarono verso altre località  marine o montane. Trattorie, ristoranti e negozi furono costretti a chiudere le loro attività.
    I badesi vivevano una vita povera, basata fondamentalmente sull’allevamento e sulla produzione delle castagne, ed erano costretti a cercare lavoro lontano da casa per vari mesi dell’anno come carbonai o carpentieri. Con lo sviluppo industriale i giovani, che avevano trovato lavoro in fabbrica, si trasferirono in città con le loro nuove famiglie e Badi rimase semivuota con un  centinaio di vecchie persone. Comparvero contemporaneamente le seconde case per villeggianti, con splendidi giardini che abbellirono ulteriormente il paesaggio della già bella Badi.      Purtroppo però a questa bellezza non ha fatto riscontro una vera ripresa economica, perché Badi rimane pur sempre spopolato per buona parte dell’anno. Io sono comunque fiducioso che fra qualche anno Badi possa riprendere il suo fervore di vita e di attività, grazie a nuove  iniziative indotte dal lago, dai parchi naturali, dai lavori di ripristino del patrimonio edilizio e boschivo.
   Concludo con un ringraziamento, anche a nome di mia moglie Maria ai badesi ed alla Pro Loco che con i loro intrattenimenti e con la loro cordialità ci hanno fatto trascorrere a Badi i periodi più belli, che rimarranno vivi in noi per tutta la vita.
   Riconoscenti inviamo un evviva a Badi ed ai badesi.
Leone Sacchi, nel ricordo della mia cara moglie Maria.
                                           Badi 19/06/2013

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