domenica 17 agosto 2014

2014-08-16 IL SOGNO DELLA GRANDE FAMIGLIA ITALIANA
Tempo fa ebbi a scrivere un articolo nel quale dicevo che anche Berlusconi doveva essere partecipe nella grande famiglia italiana, non come despota, ma come componente della famiglia, come rappresentante del 25% della nostra famiglia. Mi son trovato a discutere con molti che dicevano: “Mai con Berlusconi!”. Come se Berlusconi fosse un nemico da trattare da nemico.
Ero anche scettico su quello che diceva Renzi come propaganda e cioè che egli, se fosse stato al governo, avrebbe fatto delle leggi  in grado di risolvere la crisi economica del nostro paese. Adesso che è a capo del governo, penso che sia necessario che la grande famiglia unita sia vicino al governo a proporre tutte quelle soluzioni che sono indispensabili alla ripresa per risolvere la crisi che sta attraversando il nostro paese.
Mi sono anche trovato in disaccordo con i miei compagni del partito comunista [PRC], perché essi si sentono contro il governo, come se avessero la possibilità di dimostrare che anche il partito comunista ha delle proposte che potrebbero essere utili, ma che da soli non troveranno nessun riscontro né nel governo, né nell’opinione pubblica. Perciò forse il mio rimane solo un sogno, che per risolvere la crisi economica del nostro paese ci voglia la partecipazione di tutti i partiti, di tutti i sindacati, insomma, di tutte le componenti della nostra grande famiglia, per cercare uniti una soluzione di emergenza da presentare al governo, perché la approvi e la sottoponga all’esame del Parlamento. In questo modo il nostro governo potrebbe avere una credibilità non solo all’interno del paese, ma anche nell’Europa stessa.
Ho sentito in questi giorni le proposte fatte dall’on. Alfano, che pone in discussione l’eliminazione dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori. Non è individualmente che si pongono questi problemi, che creano solo delle liti e delle contrapposizioni da ambo le parti, ma le decisioni che eventualmente sono indispensabili per la ripresa economica del nostro paese, vanno prese unitariamente a tutte le associazioni sindacali, politiche, di qualsiasi tendenza e di qualsiasi formazione. E in questo, penso che anche il partito comunista dovrebbe essere partecipe e come una grande famiglia si deve trovare un’ intesa per migliorare i provvedimenti necessari alla nostra ripresa economica.  
A  proposito del  partito comunista, per il quale simpatizzo, dico che non deve porsi  pregiudizialmente contro tutti, ma all’interno della grande famiglia, proporre anche tutte quelle soluzioni politiche ed economiche  che sono il portato della nostra ideologia. All’interno della grande famiglia questi problemi si possono ponderare, discutere e eventualmente anche essere presi in considerazione e  proposti unitariamente al governo, che potrà  sentirsi forte della partecipazione unitaria di tutta la nazione. Spero che il mio non sia solo un sogno, ma che possa trovare all’interno del paese quella forza che possa sollecitare al più presto possibile la fine della crisi che sta attraversando il nostro paese.
Concludo dicendo che  i privilegiati che oggi detengono il potere e stanno seduti sulle loro comode poltrone facciano di comune accordo i passi necessari perché nella grande famiglia italiana tutti possano avere la loro seggiola per stare seduti.

leonesacchi.blogspot.it                                                                                                                                                            16-08-2014

Nessun commento:

Posta un commento