mercoledì 8 ottobre 2014

2014-10-06 LE FAMIGLIE TRADIZIONALI DI UNA VOLTA

LE FAMIGLIE TRADIZIONALI DI UNA VOLTA
      Le famiglie tradizionali di una volta nella nostra regione erano molto numerose. Questo era dovuto alla grande miseria ed alle condizioni di lavoro. Partendo dai contadini con le loro grandi famiglie patriarcali: essi erano costretti a rimanere uniti perché i figli quando si sposavano non avevano le possibilità economiche di crearsi una famiglia ed anche perché la conduzione di un podere agricolo richiedeva un gran numero di braccia e di animali da lavoro. E così i figli dei contadini erano costretti a continuare a fare i contadini.  
     La stessa cosa, in qualche misura avveniva anche per gli operai che vivevano in catapecchie nella più dura miseria. Avevano bisogno di far lavorare i figli fin dalla più tenera età e non potevano permettersi di affrontare i costi della frequenza scolastica e dei libri. Solo le famiglie benestanti avevano la possibilità di far studiare i propri figli, di permettere loro di intraprendere nuove carriere e di costituire delle famiglie indipendenti da quelle dei genitori.
     Questo stato di cose è scomparso verso la fine della seconda guerra mondiale, quando, attraverso nuove tecnologie di lavoro si sono sviluppate nuove forme di convivenza.
    Prendiamo ad esempio la mia famiglia: quando siamo venuti ad abitare a Bologna eravamo in sei, poi le figlie di mio figlio si sono sposate ed hanno formato le loro famiglie. E così ha fatto anche mio figlio con sua moglie. Oraì, dopo la morte di mia moglie io sono rimasto solo. Ciò non toglie che i miei figli mi sono vicini e mi circondano di tante cure amorevoli.
      Oggi, alla luce della mia esperienza, penso che sia giusto che ciascuno abbia la possibilità di formarsi la propria famiglia, senza che questo intacchi gli affetti verso i propri genitori.

leonesacchi.blogspot.it                       Bologna 8/10/2014

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