IL MIO BENVENUTO AL PRESIDENTE SERGIO
MATTARELLA
Ieri il benvenuto dal Parlamento, oggi da
un semplice cittadino che sta per iniziare il suo 103° anno di vita.
Il nome Sergio mi è famigliare perché io
avevo un fratello con questo nome che per tanti anni ha fatto il casaro con
onore e dignità. Spero e ti auguro che anche tu, nel settennato di presidenza
del nostro paese possa portare a termine tutte le riforme utili per la ripresa
economica e morale del nostro paese. Il tuo compito sarà difficile perché,
nella società capitalistica in cui viviamo, le nuove tecnologie, nelle mani dei
privati, hanno creato disoccupazione e divari enormi fra ricchi e poveri in
Italia e nel mondo. In questa situazione i potenti, che guidano le sorti del
mondo, muovono le loro pedine senza tenere in considerazione il bene o il male
che potrebbe derivare per il futuro del genere umano. Perché se da un lato ci
sono i benefici delle nuove tecnologie è pur vero che dall’altro ci sono delle
armi che potrebbero portare alla distruzione del genere umano.
La cattiveria e l’ignoranza dei potenti
sono oggi il maggiore pericolo al quale siamo esposti.
Questa è la mia grande preoccupazione che
oggi vorrei trasmetterti perché tu con la tua saggezza ti adoperi per salvare il futuro delle nuove
generazioni in Italia e nel mondo.
leonesacchi.blogspot.it Bologna8/02/2015
Caro Leone, anche in casa mia il nome Sergio è amato ma tutto il mio entusiasmo finisce lì. Dio ti benedica per la forza che hai e l'ottimismo che hai saputo conservare.
RispondiEliminaCiao. Rina
P.S.: Fra poco saranno 102... verrò a farti gli auguri.